Dott. Adriano Rabiolo Fisioterapista Logo Dott. Adriano Rabiolo Fisioterapista Studio

Cos'è la tendinopatia? Cause, sintomi e trattamenti per un graduale recupero | Dott. Adriano Rabiolo | Fisioterapista

Una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di dolore su un tendine. Viale Sicilia, 126 Caltanissetta, Caltanissetta 93100
338.9478155 mappa Dal Lunedì al Venerdì 09:30-20:00
Home Studio Fisioterapista
Servizi
Fisioterapia Posturologia Pilates Onde d'urto Laserterapia
Trattamenti
Mezieres Stecco McKenzie Taping neuromuscolare Terapia Manuale Rieducazione Funzionale Terapia Fisica Fibrolisi Meccanica Kinetec Blog Contatti
338.9478155 info@adrianorabiolofisioterapista.it

Cos'è la tendinopatia? Cause, sintomi e trattamenti per un graduale recupero

Blog

10 Febbraio 2022 Torna al blog

Cos'è la tendinopatia? Cause, sintomi e trattamenti per un graduale recupero

Con questo termine si definisce una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di dolore scatenato da una applicazione di un carico meccanico su un tendine.
Rappresenta una delle cause di infortunio da sovraccarico più frequenti nelle popolazioni sportive.
Ogni anno, infatti, circa 11,85 persone su 1.000 sono afflitte da questa condizione, che può esporre fino al 50% degli atleti che ne soffrono al rischio di ritirarsi dalle attività o a diminuire i propri livelli di performance sportiva. Secondo un recente studio, circa il 22% degli atleti soffre di tendinopatia e a farne maggiormente le spese sono uomini (92%) e professionisti (57%).
Il dolore tendineo non è solo causa di invalidità per gli atleti, ma anche per i lavoratori. Per esempio, la movimentazione di carichi o il mantenimento di una posizione prolungata, nel tempo, possono esporre alcune categorie di professionisti a patologia del tendine. Quante volte abbiamo sollevato un peso senza avvertire dolore ed improvvisamente dopo tanto tempo di inattività lo stesso peso ha provocato qualche fastidio alla nostra spalla?
O quante volte dopo un periodo di fermo dall’attività sportiva, pensiamo di poter avere la stessa performance e ritorniamo a praticare sport con la stessa intensità con la quale ci siamo fermati in precedenza?
Solitamente nel gergo comune sentiamo parlare anche di TENDINITE. Il concetto di TENDINITE è un concetto superato, in cui gli elementi legati ad un processo infiammatorio svolgono un ruolo solo nelle primissime fasi dell’insorgenza della patologia, l'infiammazione non sembra dunque avere un ruolo rilevante nell’insorgenza di una tendinopatia. Si parla soprattutto di un’alterato equilibrio fra capacità di carico del tendine e carico stesso applicato. Approfondiamo il concetto partendo da alcuni concetti di anatomia.

Cos’è il tendine?
Il tendine è un elemento del tessuto connettivo che crea un collegamento tra il muscolo e l’osso. Esso agisce come trasmettitore di forze dall’apparato contrattile a quello osseo generando movimento articolare. La sua struttura interna è caratterizzata dalla presenza di:
• cellule dette “tenociti”;
• collagene di diverse isoforme;
• matrice extracellulare.

Il tenocita è l’unità funzionale. Il suo ruolo è quello di percepire lo stress indotto dal carico e trasformarlo in una serie di risposte cellulari, per promuovere la trascrizione di nuove proteine e collagene. Questo fenomeno è definito “meccanotrasduzione”.
Il collagene è l’elemento strutturale che provvede a trasferire la forza. L’isoforma più presente in un tendine normale è il tipo I. La matrice extracellulare, invece, rappresenta l’impalcatura che integra le informazioni provenienti dallo stress meccanico e le converte in capacità meccaniche.




Cause della tendinopatia
Il tendine è dunque una struttura che vive grazie alla somministrazione continua di forze esterne. Esse rappresentano lo stimolo e lo starter per avviare tutti i processi di sintesi e degradazione di nuovo collagene. Purtroppo il tendine non è sempre in grado di tollerare in modo efficace lo stress indotto dal carico e, sia nel caso in cui esso sia troppo (overload) o sia troppo poco (underload), può alterare il suo equilibrio e andare incontro ad un processo patologico. L a tendinopatia è definita secondo la nomenclatura ICON come un processo di dolore persistente e perdita di funzionalità correlata al carico meccanico. In letteratura sono riportati diversi tipi di tendinopatia:
• tendinopatia inserzionale nelle zone di inserimento sull’osso;
• tendinopatia mid-portion o a meta porzione;
• tendinopatie calcifiche a seguito di deposito di calcio.

Un tendine normale può sviluppare i sintomi a seconda di diversi condizioni:
1. dopo un’esposizione ad un ciclo di stress troppo elevati senza rispetto dei tempi di turnover del collagene,
2. dopo un’esposizione a forze a cui la struttura non era abituata (tendine decondizionato o post chirurgia).

Possono essere presenti dei fattori di rischio che possono creare terreno fertile per l’instaurarsi della malattia, ma le variazioni di carico esterno sono il fattore chiave per la tendinopatia . Tra i fattori di rischio ne si individuano di intrinseci ed estrinseci. Nei primi rientrano l’età, la genetica, il sesso e comorbidità (diabete, obesità, problemi tiroidei), tra i secondi volume/intensità di allenamento ed errori nella programmazione dei carichi.

Quali sono i sintomi?
La presentazione clinica tipica di una tendinopatia è caratterizzata da determinati sintomi:
1. dolore localizzato nel tendine (ad esempio: dolorabilità al polo inferiore della rotula nella tendinopatia rotulea);
2. dolore che si presenta durante attività di accumulo e rilascio energetico (ad esempio: saltare nel caso della tendinopatia achillea);
3. dolore che diminuisce durante il riscaldamento e che può ripresentarsi il giorno seguente all’attività (ad esempio: dolore localizzato alla tuberosità ischiatica e sensazione di rigidità nell’inserzione prossimale dei muscoli ischiocrurali il giorno seguente ad una corsa ad alta intensità nel caso di tendinopatia prossimale degli ischiocrurali.

Trattamento tendinopatia
Una volta effettuata la diagnosi il trattamento di una tendinopatia prevedere un graduale recupero della funzione e della capacità di tolleranza al carico del tendine. Recenti evidenze mostrano che non esiste un tipo di contrazione superiore ad un’altra per il trattamento delle tendinopatie. I principali tipi di esercizi utilizzati sono le contrazioni isometriche, contrazioni isotoniche concentriche ed eccentriche e gli esercizi pliometrici. Per quanto riguarda il trattamento con terapie fisiche l’associazione di un trattamento basato sull’esercizio eccentrico con l’utilizzo di onde d’urto migliora il dolore nel breve termine nelle tendinopatie dell’arto inferiore mentre l’unica terapia fisica efficace nella tendinopatie dell’arto superiore è, nella tendinopatia laterale di gomito, la low level laser therapy Dunque vi è evidenza scientifica della terapia fisica ma in associazione all’esercizio terapeutico.



Conclusione
Per concludere possiamo affermare che la gestione di una tendinopatia è complessa e allo stesso tempo richiede sacrificio e collaborazione da parte del paziente. Per creare tale alleanza terapeutica è necessario che ci sia estrema chiarezza su:
1. decorso clinico della patologia;
2. importanza del fattore tempo; 3. inutilità del solo utilizzo di terapia passive.

Il percorso che porta dalle capacità iniziali al pieno recupero della funzione può essere fatto di momenti in cui il dolore può riemergere e gettare il paziente nello sconforto. È importante dunque ribadire il concetto che sia l’educazione al dolore che l’esercizio terapeutico s o n o i due grandi pilastri del trattamento della tendinopatia.

Bibliografia
Cook, J. L., and Craig R. Purdam. “Is tendon pathology a continuum? A pathology model to explain the clinical presentation of load-induced tendinopathy. ” British journal of sports medicine6 (2009): 409-416.
Cook, J. L., et al. “Revisiting the continuum model of tendon pathology: what is its merit in clinical practice and research?.” Br J Sports Med 50.19 (2016): 1187-1191.
Matthew P., Mead, et al. “Pathogenesis and management of tendinopathies in sports medicine.” Translational sports medicine1 (2018): 5-13.
Malliaras, Peter, et al. “Patellar tendinopathy: clinical diagnosis, load management, and advice for challenging case presentations.” journal of orthopaedic & sports physical therapy45.11 (2015): 887- 898

Mascaró A, et al. Load management in tendinopathy: Clinical progression for Achilles and patellar tendinopathy. Apunts Med Esport. 2018
Beyer, Rikke, et al. “Heavy slow resistance versus eccentric training as treatment for Achilles tendinopathy: a randomized controlled trial.” The American journal of sports medicine 43.7 (2015): 1704-1711.
Rio,E.,D.Kidgell, G.L.Moseley and J.Gaida. “ Tendon Neuroplastic Training: changng the way we think about tendon Rehabilitation: A narrative review. 50, no.4 ( 2016):209-15
Kelly M.Naugle, Roger B.Fillingim and joseph L.Riley III “ A meta-analytic review of the hypoalgesic effects of exercise” J Pain 2012 December; 13 ( 12) : 1139-1150. doi : 10.1016/J.jpain.2012.09.006

A cura del Dottor Adriano Rabiolo
Fisioterapista
Cell: 338-9478155
www.adrianorabiolofisioterapista.it

News Precedente
Ernia cervicale: sintomi, cosa fare, come curarla e quando operare.
News Successiva
Il mal di testa è una condizione comune, che colpisce il 47% della popolazione mondiale

Questo sito usa cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione.

Acconsento Privacy Policy