ENF - Tecarterapia - Elettrostimolatore - Magnetoterapia
I tradizionali apparecchi elettromedicali (sia a corrente continua che a corrente Alternata) emettono una forma d'onda invariabile per tutto il tempo di applicazione sul paziente.
L'emissione costante non è solo una caratteristica di elettroterapie diffuse come Tens, Tecar e Radio frequenze ma anche di tecnologie tradizionali e di altra natura come Ipertermia, Crioterapia, Ultrasuoni, Campi Magnetici. Onde d'urto, Laser che, creando adattabilità, hanno spesso uno scarso valore terapeutico o un limitato ambito applicativo.
La modalità d'uso di ENF ha un contenuto innovativo molto rilevante. La procedura da eseguire durante la terapia consiste nelle seguenti due fasi:
Ricerca del punto di trattamentoPoiché la pelle è una superficie di proiezione di reazioni bio-elettriche che, in caso di anomalia, modificano l'impedenza, è possibile utilizzare l'ENF in ogni zona del corpo per identificare facilmente tali zone e creare una mappatura diagnostica completa ed esauriente. L'utilità è sorprendente, soprattutto quando la condizione del paziente è complessa ed è necessario un approccio di diagnosi differenziale.
Trattamento di equilibrio Bio-elettricoDopo la ricerca del Punto di Trattamento, la seconda fase prevede la scelta dell'effetto terapeutico adatto alla situazione, scelto dall'operatore secondo le condizioni patologiche della struttura anatomica che ha mostrato la reazione anomala. L'ampia disponibilità de effetti terapeutici e la versatilità della terapia ENF porta ad ottenere velocemente risultati di alta qualità in molte patologie.
La cellula umana funziona come un condensatore, che accumula e consuma cariche elettriche mantenendole ad un livello di tensione di circa 70 millivolt. Se un tessuto del corpo è malato o ferito, la tensione in quelle cellule scende di almeno 20 millivolt. Come conseguenza, non viene prodotto abbastanza ATP per alimentare le cellule e le loro funzioni vitali iniziano ad essere compromesse.
Quando una cellula di un tessuto elettricamente eccitabile subisce un danno, la sua membrana è sottoposta ad uno stress.
Un tessuto danneggiato ha un livello di attività elettrica troppo basso e per questo la sua capacità di guarigione è inibita (corrente di lesione).
La tecnologia ENF, trasferendo una quantità di energia auto-regolata dal feedback, può agire più velocemente sulla corrente di lesione, integrare l'attività bioelettrica naturale e facilitare i processi di riparazione stimolando la migrazione e la produzione di Fibroblasti.
La maggiore qualità della tecnologia ENF è di fornire energia ai tessuti danneggiati nella misura richiesta dalla proiezione cutanea dei tessuti stessi. Questa dose variabile di cariche elettriche, più appropriata perché rispondente alle reali necessità del tessuto, è il vero vantaggio dell'ENF terapia rispetto alle tradizionali forme costanti di cessione di energia come le stimolazioni elettriche, termiche, percussive.
Normalizzando i livelli di tensione cellulare, si accelerano i processi di comunicazione bio-elettrica. Ciò significa che ENF può risolvere l'infiammazione di un tessuto agendo sulle cellule e favorire la rigenerazione facilitando l'omeostasi e riducendo sensibilmente il dolore. L' ENF terapia non si limita a lenire i sintomi, ma aiuta l'organismo a guarire più velocemente.
La tecnologia ENF è efficace per diversi tipi di trattamento, tra cui:
La Tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una tecnica che stimola energia all'interno dei tessuti del corpo, attivando i fisiologici processi riparativi e antinfiammatori. Attraverso una tecnologia all';avanguardia, in breve tempo e senza sofferenza migliora la normale funzionalità dei tessuti.
Nata inizialmente per l'utilizzo in ambito sportivo, proprio per la capacità di accelerare i tempi di guarigione e di ridurli del 50%, i suoi effetti positivi hanno fatto sì che la Tecarterapia si sia estesa in altri ambiti.
Si tratta di un metodo di cura semplice e non invasivo che consente di trattare il tessuto biologico in modo innovativo: sollecita fortemente i fisiologici meccanismi cellulari, agendo anche sugli strati più profondi, e inducendo una notevole abbreviazione dei tempi di recupero riabilitativo.
Il fisioterapista una volta individuato l’area da trattare seglie la modalità di trattamento ( capacitiva o resistiva) in base alle caratteristiche intrinseche del tessuto stesso e all’obbiettivo che si prefissa di raggiungere.
In funzione della problematica da trattare, l'azione può essere prevalentemente mirata alle fasce muscolari, al sistema circolatorio e linfatico, o si può esercitare più in profondità e dunque su tendini, sull’articolazione, sui legamenti, sulle cartilagini e sul tessuto osseo. Il suo impegno è quindi fondamentale nelle terapie riabilitative delle patologie osteoarticolari acute e croniche, per il recupero di distorsioni, tendiniti, borsiti, distrazioni e contusioni muscolari, contratture muscolari (colonna vertebrale), lombalgie acute e croniche, esiti di traumi ossei e legamentosi, dolori articolari di varia natura, come indubbia è la sua utilità nei programmi riabilitativi post chirurgici.
Gli elettrostimolatori sono dei dispositivi che sono stati ideati per stimolare i diversi fasci muscolari. Questi strumenti servono ad applicare le terapie di elettrostimolazione; esse sfruttano delle correnti elettriche trasferite ai muscoli attraverso dei piccoli conduttori. Queste correnti elettriche generano una contrazione involontaria del muscolo e vanno a stimolarlo in modo simile a quello che avverrebbe con un allenamento regolare.
Casi di utilizzo Possono essere usati sia per il recupero del tono muscolare in seguito ad un intervento chirurgico o in seguito alle conseguenze dell' allettamento prolungato oppure anche in modalità TENS, una tecnica di elettrostimolazione usata con finalità antalgica per contrastare gli effetti del dolore causato dalle più svariate patologie.
Gli elettrostimolatori sono dei dispositivi che sono stati ideati per stimolare i diversi fasci muscolari. Questi strumenti servono ad applicare le terapie di elettrostimolazione; esse sfruttano delle correnti elettriche trasferite ai muscoli attraverso dei piccoli conduttori. Queste correnti elettriche generano una contrazione involontaria del muscolo e vanno a stimolarlo in modo simile a quello che avverrebbe con un allenamento regolare.
Casi di utilizzo La magnetoterapia, sfruttando le basse frequenze, può rappresentare una metodica terapeutica di prima scelta specie nella patologia flogistica, traumatica e degenerativa dell'apparato osteo-articolare e muscolo-tendineo.
La magnetoterapia ha effetti biologici tali da:
• indurre un effetto piezoelettrico nelle strutture connettivali (collagene) scompaginate dalla discontinuità ossea;
• determinare l'orientamento strutturale del collagene e dell'osso neoformato e favorire il processo di deposizione calcica con conseguente miglioramento qualitativo del callo osseo;
• aumentare il flusso sanguigno e la pressione di ossigeno locale (ipervascolarizzazione);
• migliorarne il processo riparativo dei tessuti molli (connettivi ed epiteli di rivestimento);
La patologia dell'apparato muscolo-scheletrico rappresenta il campo di applicazione più specifico della magnetoterapia; in particolare quella post-traumatica risponde in modo eccellente a questo tipo di trattamento.
Tecnica di Rieducazione posturale globale
Ripristino del fisiologico equilibrio tensionale
Valutazione e terapia meccanica rachide
Bendaggio adesivo elastico con effetto terapeutico
Trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche
Trattamenti per le attività sportive e/o quotidiane
Tecnologia riabilitativa che rigenera i tessuti
Trattamento del sistema mio-fasciale
Macchinario usato per la ripresa rapida delle funzionalità delle articolazioni.